Carlsberg Pilsner e Carlsberg Unfiltered

La doppia proposta del birrificio danese per lo stile “pils”

“Probably the best beer in the world”. Vola basso Carlsberg che riporta questo slogan impresso nel vetro delle proprie birre. “Probably” è anche il leitmotiv della campagna pubblicitaria, on air dallo scorso 30 giugno, con cui il birrificio danese lancia due prodotti. Due spot con protagonista l’attore danese Mads Mikkelsen dedicati a Carlsber Pilsner e Carlsberg Unfiltered.

Tutto può essere migliorato […] e magari creare la più bilanciata pilsner al mondo. Probably” è il tema di lancio della Pilsner. Non ridete sotto i baffi pensando che tanto sempre di birra industriale si tratta, in Carlsberg l’innovazione è davvero di casa. Si deve ai laboratori Carlsberg la scoperta del lievito responsabile della bassa fermentazione (il Saccharomyces carlsbergensis, scoperta resa gratuitamente disponibile a tutti i birrifici del mondo), il concetto di pH e molte altre nozioni sulle proteine e le loro interazioni chimiche.

Unfiltered […] senza censure o costrizioni […] essere senza filtri da più gusto alla vita? Probably” gioca invece sulla spontaneità e la piacevolezza della vita “al naturale” il lancio della Unfiltered. Ricordiamo che Carlsberg è presente sul mercato italiano anche con un altra non filtrata, Poretti 3 Luppoli Non Filtrata. Continua quindi il viaggio di Winemag nelle birre pseudo-artigianali presenti in gdo.

CARLSBERG PILSNER
Colore dorato, carico e luminoso. Schiuma bianca, soffice, mediamente persistente. Profumi erbacei al naso di erba appena tagliata con un tocco floreale ed una leggera nota resinosa. Non eccessivamente luppolata evidenzia questa sua caratteristica anche in bocca dove l’amaro del luppolo è bilanciato dalla dolcezza del malto, scostandosi in questo dallo stile proprio della Pils, noto per marcare la componente aromatica del luppolo. Un sorso equilibrato e scorrevole, da aperitivo.

CARLSBERG PILSNER UNFILTERED
Non filtrata, si presenta di colore dorato carico ed opalescente. Schiuma bianca, soffice, mediamente persistente. Esteticamente è la “gemella diversa” della Pilsner da cui differisce solo per la velatura. Al naso ed in bocca ecco la vera differenza. Il lievito ancora presente si fa sentire restituendo note più calde che possono ricordare la crosta di pane e sottolineano la componente resinosa dei luppoli. Il sorso è più pieno, pur se di corpo leggero. Più intensa in bocca ed un poco più persistente accompagna piacevolmente una cucina semplice e leggera.

Due birre che, nella loro semplicità e nel loro equilibrio, offrono un’alternativa piacevole per godersi una bevuta senza troppi pensieri. Probably!

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